Trick or Treat «Rabbits' Hill Pt. 1» (2013)

Trick Or Treat «Rabbits' Hill Pt. 1» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
15.02.2013

 

Visualizzazioni:
2730

 

Band:
Trick or Treat
[MetalWave] Invia una email a Trick or Treat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Trick or Treat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Trick or Treat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Trick or Treat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Trick or Treat

 

Titolo:
Rabbits' Hill Pt. 1

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Conti :: Vocals
Guido Benedetti :: Guitars
Luca Cabri :: Guitars
Leone Villani Conti :: Bass
Luca Setti :: Drums

 

Genere:
Power Metal

 

Durata:
46' 25"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.11.2012

 

Etichetta:
Valery Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Valery Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Valery Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Valery Records

 

Distribuzione:
Frontiers Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Frontiers Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Frontiers Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Frontiers Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Frontiers Records
Edel Distribution
[MetalWave] Invia una email a Edel Distribution [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Edel Distribution

 

Agenzia di Promozione:
V-Promotion
[MetalWave] Invia una email a V-Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di V-Promotion

 

Recensione

Gli ormai famosi Trick Or Treat sono giunti al fatidico “terzo album”. Come sicuramente molti di voi già sanno, il “terzo album” (ma per alcuni già il secondo) è sempre il disco di transizione e comunque sia rappresenta la produzione del “tutto o niente” ovvero il momento della carriera di una band in cui può perdere molti fan (acquisendone in genere altri più giovani), creare uno spiacevole flop oppure centrare ancora una volta il bersaglio confermando la sua credibilità generale.
Ho seguito con piacere i Trick Or Treat fin dal 2006, anno del debut “Evil Needs Candy Too” di questo gruppo nato con l’intento di omaggiare gli Helloween e poi trasformatisi (per fortuna) in una realtà dalla musica originale seppur con molti rimandi al genere di partenza; li ho seguiti e ho ascoltato con piacere anche “Tin Soldiers”, disco eccellente ma ora è giunto il momento di conferme.
La suddetta arriva puntuale come un orologio svizzero con “Rabbits' Hill Pt. 1”, in assoluto il disco che forse mi sarei aspettato e che non ha deluso le mie aspettative.
Lasciatosi ispirare da “Watership Down” (La Collina Dei Conigli) i nostri hanno confezionato un altro lavoro coi fiocchi stavolta discostandosi coraggiosamente da quel Power Metal di stampo teutonico che tanto li contraddistingueva.
La tecnica, sempre ottima, è stata messa al servizio di un album dalle vedute forse un po’ più larghe che abbraccia sì il Power ma arriva a toccarci l’anima con brani acustici (“Spring in the Warren”) , vedute più ottantiane di Hard ‘n’ Heavy (“False Paradise”), simpatici inserti strumentali con l’occhio puntato sullo swing (“SassoSpasso”), classe innata nel loro genere di partenza (l’opener “Prince With a 1000 Enemies”) ma sempre e comunque senza mai pistare troppo sull’acceleratore.
I nostri stavolta hanno creato un disco più “lento”, più intimo se vogliamo, nel quale possono esprimersi con più profondità in quel mid-tempo che sembra banale quando banale non è se non lo suoni svalutato ed i Trick Or Treat sono maestri di stile.
Difficile poter dire che “Rabbits' Hill Pt. 1” non figura tra le release più eleganti di questo periodo, c’è sicuramente una ricercatezza di fondo che alza vertiginosamente la qualità di ogni singolo pezzo, persino della chiusura con la cover di Art Garfunkel “Bright Eyes” egregiamente interpretata e per nulla fuori posto nel contesto.
Inutile stare ad analizzare la già splendida e pienamente in forma voce di Alessandro Conti (singer anche nei Luca Turilli’s Rhapsody) così come le eccellenti doti degli altri strumentisti, sapete già con chi avrete a che fare nel momento in cui pigerete “play” quindi vi consiglio caldamente l’ascolto e l’acquisto di questo disco che ritengo superiore a molte altre realtà del genere, anche mondiali.
Riassumendo in modo grezzo direi che si tratta di una terza prova perfettamente superata e ora attendiamo la seconda parte del lavoro con entusiasmo! Grandi!

Track by Track
  1. Dawn Of Times 70
  2. Prince With a 1000 Enemies 80
  3. Spring in the Warren 80
  4. Premonition 75
  5. Wrong Turn 85
  6. False Paradise 80
  7. Between Anger and Tears 80
  8. Rabbits' Hill 90
  9. The Tale of Rowsby Woof 85
  10. SassoSpasso 85
  11. I'll Come Back for You 80
  12. Bright Eyes 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Carnival Creation » pubblicata il 15.02.2013. Articolo letto 2730 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti